
Nell’ambito dell’esecuzione del suo piano d’azione, il team del progetto Bara Ni Yiriwa – Lavoro e Sviluppo in Mali (CUP F76J20000110008 – MININT_RELINT 2019) coordinato da Tamat, finanziato dal Ministero dell’Interno italiano (Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione), in collaborazione con Fondazione ISMU, il Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale (CESI) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC), l’Haut Conseil des Maliens des Maliens à l’Extérieur – Italie (H.C.M.E Italie), Caritas Mali e ONG Le Tonus (Mali, controparte locale), ha condotto attività di formazione nel comune di Yélékébougou e Kambila, rispettivamente nei villaggi di Fansira Coro, Ngolofala, Fanafiècoro e Mpièbougou, sullo sviluppo di AGR (Attività generatrici di reddito).
La formazione svolta si riferisce direttamente all’obiettivo generale del progetto Bara Ni Yiriwa, che è quello di “sostenere lo sviluppo socioeconomico e la creazione di posti di lavoro per maliani, rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni, migranti e apolidi residenti nel circolo Kati, offrendo alternative praticabili e significative alla migrazione”.
Gli incontri si sono svolti il 7 e 8 giugno a Fansira Coro, il 9 e 10 giugno a Ngolofala, il 14 e 15 giugno a Fanafiè Coro, il 16 e 17 giugno a Mpièbougou. Il gruppo di progetto è composto da formatori, esperti di microimprese, il responsabile della comunicazione e i consulenti per lo sviluppo assegnati a ciascuno dei villaggi.
Le attività si sono rivolte a 2 gruppi di 50 persone per sessione e per villaggio. Il team di progetto si è comunque trovato di fronte un pubblico molto ben informato sull’argomento.




