Avviato nel febbraio 2021, il progetto “LAPIN – Sviluppo della filiera cunicola e dell’agro-ecologia familiare: iniziative di lotta contro l’insicurezza alimentare e l’esodo rurale in Burkina Faso” focalizzato sulla realizzazione di allevamenti di conigli, ha ufficialmente chiuso i battenti il ​​24 maggio scorso con il workshop di presentazione dei risultati, accolti con clamoroso successo.

il direttore di Tamat e la responsabile Paese in visita agli allevamenti di conigli del progetto LAPIN
Il direttore di Tamat Piero Sunzini e la responsabile Paese del Burkina Faso, Fabiola Bedini, in visita agli allevamenti di conigli del progetto LAPIN

Nonostante il progetto si sia concluso, le attività continuano sul campo con i beneficiari: 38 famiglie su 40 continuano a sviluppare il proprio allevamento di conigli, con il supporto tecnico dell’agronomo di Tamat e del partner locale l’associazione Manegdbzanga. I beneficiari, raggruppati in un’associazione, assicurano la continuità delle attività sul sito attraverso l’istituzione di un comitato di gestione. Il mangime per i conigli è prodotto in loco e venduto sia agli allevatori che beneficiano del progetto, che agli allevatori non partecipanti. Le vendite costituiscono un’importante risorsa finanziaria per il fondo dell’associazione.

Preoccupati per la sostenibilità del progetto, Tamat e il suo partner locale hanno creato strumenti che seguono regolarmente. È in questa dinamica che il direttore di Tamat, Piero Sunzini, ha approfittato del suo soggiorno a Ouagadougou per visitare il sito di Tanlargo e incoraggiare i beneficiari. Per quanto riguarda l’agroecologia, il direttore ha potuto vedere il lavoro che le donne stanno svolgendo in loco: preparare il terreno per la stagione secca, preparare i vivai, ecc.

Allevare conigli per sostenere la famiglia

Il direttore ha incoraggiato i beneficiari a continuare le attività sul sito al fine di aumentare il loro reddito. Soddisfatto del lavoro svolto, ha poi ribadito il suo impegno a sostenere i beneficiari il più possibile, sottolineando soprattutto l’importanza di rafforzare le sinergie tra il centro, dove continuano le sperimentazioni di incroci per il miglioramento della razza e la produzione di riproduttori migliorati, e le aziende agricole familiari per migliorare e aumentare la produzione.

Prima di congedarsi, il direttore ha visitato un allevamento di conigli di tipo tradizionale di un abitante del villaggio. Nonostante i pochi mezzi, i risultati sono comunque sorprendenti. Il direttore ha pertanto incaricato il comitato di gestione del sito, di erigere una casetta e sperimentare con questo tipo di allevamento. La ricerca darà certamente l’impulso necessario all’industria dei conigli.

allevamenti di conigli del progetto LAPIN
Una donna prepara il terreno per la semina futura

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