Articolato in 10 regioni* per sollecitare conoscenze e attenzione sulle gestione sostenibile delle risorse idriche del mondo, il progetto (finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo) ha coinvolto 800 docenti e 10mila studenti, grazie agli interventi del consorzio di ong** coinvolte: in Umbria l’azione è stata sviluppata da Tamat Ets che, insieme alla capofila Help Code, organizzerà il workshop conclusivo previsto per il 21 e il 22 gennaio 2025.
Nei due giorni di confronto (a Perugia e Castiglione del Lago) verranno affrontati i due piani del progetto: l’azione educativa svolta e le politiche di gestione sostenibile che, nei vari territori toccati da TWC, vengono attuate per dare concretezza all’Obiettivo n° 6 delineato dall’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile, ovvero “acqua pulita e servizi igienico – sanitari” per ogni persona.
Per la preparazione del workshop Tamat ha ospitato Alessandro Bartoletti, rappresentante di Helpcode (osc capofila del progetto). Nella strategia di comunicazione è stato incluso anche un numero speciale del periodico Latitudini, la cui uscita precederà di qualche giorno il workshop di gennaio: nel sommario articoli riguardanti sia l’esperienza sviluppata in Umbria che nelle altre 9 regioni.
*Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria.
**Il progetto “The Water Code (TWC): La formula per una gestione sostenibile delle risorse idriche del mondo” (AID 012618/02/1) è promosso da un consorzio di organizzazioni, tra cui Help Code (Capofila), CISV, Tamat, Annulliamo la distanza, Marevivo, New Horizons, Step4, Fondazione Acquario di Genova, CNR-IAS e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ed è co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
