Agricoltura sostenibile in Tunisia: formazione e orientamento per 3100 contadini e 143 tecnici.

Anche in Tunisia si lavora per proteggere e riqualificare i suoli a rischio degrado: la conferma arriva dai circa 5500 ettari coltivati con pratiche agro-ecologiche con il coinvolgimento di 3100 contadini nelle regioni del Centro-Ovest e Nord-Ovest.

Tra le esperienze più significative:

  • l’uso delle piante leguminose nelle rotazioni culturali per migliorare la fertilità dei suoli,
  • la creazione di un laboratorio per la produzione di inoculato,
  • la valorizzazione dei sotto – prodotti agricoli per l’alimentazione animale,
  • il miglioramento dei prati-pascoli.

Un risultato che è frutto della collaborazione tra l’Ufficio allevamento e pastorizia (Ministero agricoltura della Tunisia) e la Cooperazione allo sviluppo della Germania: un bilancio del progetto è stato presentato nel corso di un laboratorio nazionale (Tunisi, 14 gennaio 2025) organizzato dal progetto per la Riabilitazione dei suoli degradati in Tunisia (Pro.Sol).
Allo sviluppo dell’iniziativa ha partecipato anche Tamat Tunisia: il team, coordinato dalla direttrice Naziha Dridi, ha garantito una sponda scientifica e operativa grazie anche all’esperienza maturata da Tamat nel Sahel con il metodo della butte – sandwich: un’azione importante del progetto è stata consacrata alla formazione dei beneficiari locali (agricoltori e tecnici) in particolare per la produzione foraggera.
Sono state 143 le figure tecniche e organizzative che hanno preso parte a 9 sessioni formative per la gestione sostenibile dei suoli; 60 le giornate dedicate alle tecniche agro – ecologiche per la produzione di sementi foraggere.

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