Erano presenti Dianda Ramané: responsabile del monitoraggio (AM), Yabré Yacouba: responsabile del monitoraggio (AM), Zongo Hervé: rappresentante del comune di Loumbila (Mairie de Loumbila), Nikiéma Lassané: insegnante (direttore della scuola pubblica primaria di Tanlargho), Sawadogo Rasmané: insegnante (direttore della scuola pubblica primaria di Nongana B), Louré Mohamed: Coordinatore del progetto (Agronomo Tamat), Sawadogo P Émile: Capo infermiere (CSPS di Nongana), Ilboudo Kassoum: Presidente (AM), Bedini Fabiola: Rappresentante nazionale Tamat, Responsabile del progetto (Tamat), Palma Camilla : Junior Project Manager (Tamat), Salucci Ludovica: Junior Agronomist (Tamat), Guira Moussa: Insegnante (Ispettorato dell’istruzione di base di Loumbila), Tougouma Florentin: Responsabile della comunicazione (Tamat).Prendendo la parola, il presidente dell’AM ha salutato la presenza di tutti i partecipanti, prima di dare il via all’incontro. La rappresentante di Tamat e project manager Fabiola Bedini, prima di presentare Ludovica e Camilla ai partecipanti, ha fornito una panoramica delle attività svolte durante la prima fase del progetto e ha ringraziato tutti i partecipanti per la loro presenza. Camilla e Ludovica sono state presentate come due giovani italiane che amano il Sahel e sono venute a sostenere Tamat nelle sue attività agro-ecologiche.
I partecipanti hanno preso la parola a turno, a volte per condividere le loro esperienze con gli alunni beneficiari, a volte per suggerire temi da affrontare nella sensibilizzazione a uno stile di vita sano. Dalle discussioni è emerso che i bambini lamentano mal di stomaco, diarrea, mal di testa e casi di malaria.
Il signor Sawadogo, capo infermiere del CSPS di Nongana, dove i bambini malati vengono indirizzati, ha confermato che la maggior parte dei casi che arrivano al centro sanitario lamentano malattie puerili fecali, parassiti e malaria. Secondo lui, queste malattie sono dovute alla mancanza di igiene: i bambini mangiano il cibo senza prima lavarsi le mani con il sapone, non si lavano le mani dopo aver usato il bagno, la presenza di oggetti sporchi e di acqua stagnante intorno alla scuola e alle concessioni favorisce la proliferazione delle zanzare, ecc.

A seguito di queste osservazioni, sono state proposte le seguenti attività:
1 prosecuzione della mensa scolastica per gli alunni delle 8 scuole di Loumbila, che ha avuto un impatto positivo e visibile sui risultati scolastici, secondo gli insegnanti.
2 sensibilizzazione all’igiene personale e all’abbigliamento
3 sensibilizzazione all’igiene ambientale (scuole e concessioni)
4 sensibilizzazione all’uso dei servizi igienici a scuola e a casa
5 sensibilizzazione sulla pulizia dei piatti della mensa scolastica
6 sensibilizzazione degli addetti alle mense sull’igiene nella preparazione e nel servizio dei cibi
7 sensibilizzazione dei venditori di dolci e altri articoli ai bambini davanti alle scuole
8 sensibilizzare i genitori a uno stile di vita sano.
Tutte le parti interessate erano unanimi sulla necessità di enfatizzare questi diversi temi nelle attività di sensibilizzazione all’igiene, poiché è in gioco la salute dell’intera comunità.
Gli insegnanti hanno suggerito i momenti migliori per lo svolgimento delle varie attività e ora spetta ai responsabili del progetto stilare il calendario.
A questo proposito, i responsabili del progetto hanno chiesto al comitato direttivo di riunirsi al più presto per stilare un elenco di temi da includere nelle attività di sensibilizzazione alla salute e proporre le date per la loro realizzazione.
Prima di concludere l’incontro, il presidente di AM ha nuovamente elogiato la disponibilità dei partecipanti e ha augurato a tutti un buon viaggio di ritorno e un buon proseguimento delle rispettive attività, ribadendo la buona collaborazione con Tamat.



