The Water Code continua a “spiegare l’acqua”

Si è concluso in Umbria il workshop per Enti Locali del progetto The Water Code (TWC) – La formula per una gestione sostenibile delle risorse idriche del mondo (AID 012618/02/1), finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e coordinato dalla ONG Helpcode Italia in partenariato con Tamat E.T.S., CISV, Annulliamo la Distanza, Marevivo, New Horizons, Impresa sociale Step4, Fondazione Acquario di Genova, CNR IAS e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Il progetto ha come obiettivo sensibilizzare sull’importanza dell’acqua come risorsa da conoscere, valorizzare e proteggere, rafforzando la concezione di cittadinanza intesa come appartenenza alla comunità globale.
Il filo conduttore del progetto è stato la parola “perseveranza”, che ha guidato il lavoro delle persone coinvolte. Nonostante la disponibilità d’acqua non sia garantita in tutte le regioni del mondo, l’attenzione sul tema è stata mantenuta alta attraverso attività pratiche e riflessioni. L’impegno è stato quello di non dare mai per scontata la risorsa idrica e di educare alla sua gestione responsabile.
Il progetto, che si sta per concludere, prevedeva la realizzazione di un workshop di due giorni, tenuto tra Castiglione del Lago (Poggio Santa Maria) e Perugia (Dipartimento scienze agrarie, alimentari, ambientali Dsa3) il 21 e il 22 gennaio scorsi, ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti di enti locali, società di distribuzione, amministrazioni, centri di ricerca, Ong e Terzo settore. Tamat ha avuto un ruolo di fondamentale importanza nella creazione e realizzazione di questo workshop, progettando con cura le attività formative e definendo gli aspetti strutturali che hanno reso il workshop un momento di profondo confronto e crescita. Il workshop ha trattato temi cruciali come l’ecologia, la tutela delle risorse idriche, l’educazione ambientale, la comunicazione pubblica e le campagne sociali, e ha visto anche la partecipazione di esperti impegnati nella gestione idrica in contesti internazionali, come il Sahel.
Durante l’evento sono emerse riflessioni fondamentali sulla necessità di azioni permanenti per educare la cittadinanza globale in tutte le fasce di età e categorie sociali. Si è sottolineato che le cattive abitudini, gli sprechi e la disattenzione verso le risorse idriche sono presenti in ogni ambito della società, e che la consapevolezza individuale è essenziale per proteggere le matrici ambientali, che sono alla base dei servizi ecosistemici.
Il workshop ha proseguito con sessioni di lavoro, dove i partecipanti, divisi in gruppi tematici, hanno potuto discutere soluzioni pratiche e politiche per una gestione sostenibile dell’acqua. Le buone pratiche e le politiche sviluppate sono state poi presentate nella sessione plenaria finale, che contribuirà alla redazione di un documento di sintesi che conterrà le principali risoluzioni emerse.
Il documento finale, che analizza problemi, soluzioni e richieste da parte dei gruppi di lavoro, sarà esaminato dal Comitato Scientifico e reso accessibile ai Ministeri, alle Regioni e ai decisori politici. L’obiettivo è stimolare un cambiamento nelle politiche relative alla gestione delle risorse idriche e promuovere una maggiore sensibilizzazione tra i cittadini.
Il momento di lavoro e confronto ha riempito di ottimismo tutti i partecipanti, confermando che, attraverso l’impegno collettivo e la formazione continua, è possibile fare la differenza per un futuro sostenibile.
Ringraziamo tutti i partecipanti, i relatori e i partner per il loro contributo e impegno. Insieme possiamo fare la differenza per un futuro sostenibile!

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