Formazione in agroecologia per trasformare la produzione alimentare in Mali 

La formazione dei formatori è una parte molto importante delle attività del progetto “SENE NI SORO – Agricoltura e agroalimentare a sostegno dell’imprenditoria e dello sviluppo locale del Mali” CUP F41D24000140008, cofinanziato dal Ministero dell’Interno italiano nell’ambito dell’Avviso Pubblico  MININT_RELINT 2024. 

Il corso è stato ideato da Arianna Pignagnoli, ricercatrice in ambito ambientale, in collaborazione di Paul Sanou, agronomo di Tamat. L’obiettivo principale è formare i formatori affinché siano loro stessi, nella fase successiva del progetto, a formare i futuri beneficiari. La formazione è incentrata sull’agroecologia applicata alla produzione alimentare. 

Il corso si è svolto nell’arco di tre giorni ed è stato impostato con un approccio peer-to-peer, cioè orizzontale, basato sullo scambio di conoscenze tra chi ha impartito la formazione e chi vi ha partecipato. Arianna ha ricevuto informazioni e acquisito nuove conoscenze sulle problematiche della produzione alimentare nel Sahel— in particolare in Mali —, mentre i futuri formatori hanno imparato a produrre alimenti mediante tecnologie agro-ecologiche. Da questo scambio sono nate idee per adattare le tecnologie sviluppate in Italia alla produzione agricola maliana. 

L’aspetto più innovativo di tutto il processo è stato il confronto di opinioni sulla realtà della produzione alimentare nel Paese, che ha permesso di cercare soluzioni congiunte di fronte alla diversità climatica, economica e tecnologica. Questo obiettivo è stato raggiunto anche grazie a una serie di esperienze pratiche. 

Da questo scambio è nata la formazione, che è durata tre giorni. 

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La prima giornata è iniziata con una sessione teorica sulla produzione dell’orto, seguita da una attività pratica di gruppo sulle tecniche di produzione. Prima di tutto i partecipanti hanno compilato un questionario di dieci domande per definire il loro profilo e le loro conoscenze pregresse. 

Il secondo giorno è proseguito con la rappresentazione, in formato poster, delle diverse fasi produttive dell’orto. In ogni fase sono stati individuati gli aspetti critici, le problematiche e i punti di forza sui quali concentrarsi durante la formazione dei beneficiari. 

In seguito, è stata introdotta, la tecnica produttiva della butte sandwich.  Dopo averne illustrato vantaggi, limiti e difficoltà di applicazione sul terreno, si è passati alla pratica: i partecipanti hanno realizzato una butte sandwich con concime organico, terra, legna, ecc. Il risultato è stato positivo, sia per la partecipazione attiva sia per i traguardi raggiunti; i partecipanti hanno preso appunti e discusso tra loro per applicare quanto appreso. 

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La terza giornata è stata consacrata alla tecnica di irrigazione a goccia, nota nella regione ma ancora poco diffusa. 

Si è collegato online Paolo Montovi, direttore del Centro di Ricerca sulla Produzione Animale di Reggio Emilia (CRPA), che ha illustrato i principi dell’irrigazione a goccia, i vantaggi, gli ambiti di applicazione e le esperienze italiane. Dopo il suo intervento si è aperto un dibattito sulla possibile implementazione in Mali. 

Successivamente si è affrontata la tecnica del compostaggio: i diversi metodi per realizzarlo, i limiti e le difficoltà che i beneficiari potrebbero incontrare. Dopo la parte teorica si è svolta una prova pratica di compostaggio, la cui partecipazione e i cui risultati sono stati valutati positivamente. 

La giornata si è conclusa con una valutazione finale: è stato somministrato lo stesso questionario del primo giorno per verificare se i formatori avessero acquisito nuove competenze e, inoltre, è stata raccolta una valutazione complessiva del corso per migliorare le edizioni future. 

In definitiva, sono stati tre giorni di intenso lavoro e apprendimento congiunto che consentiranno di avanzare al massimo negli obiettivi del progetto Sene Ni Soro. 

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Juan Sandes Pueyo. Bamako, Mali. 

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