Avvio delle attività di progetto “Sene ni soro: lavoro dignitoso in agricoltura e agro-alimentare” in Mali

Per l’attività di Tamat E.T.S. il Mali costituisce uno dei paesi in cui si stanno realizzando attività di informazione e sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare offrendo al contempo alternative occupazionali nel paese: in tal senso hanno operato il progetto AwArtMali (2018-20) finanziato dalla Commissione Europea Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione – AMIF e Bara ni Yiriwa (2020-23) cofinanziato dal Ministero dell’Interno.

Nella stessa direzione si muove il progetto “Sene ni soro” che punta a sostenere l’imprenditorialità e lo sviluppo locale nei settori agricolo e agroalimentare, anch’esso realizzato con il sostegno economico del Ministero dell’interno. L’area di intervento è il distretto di Bamako e il Cercle di Kati, 15 chilometri a nord della capitale.

L’apertura ufficiale è fissata per venerdì 4 aprile alle ore 13:30 a Bamako, negli spazi del museo nazionale della donna « Muso Kunda ». Qui è programmata la cerimonia, co-organizzata con la Federazione Nazionale delle Giovani Ragazze e delle Donne per la loro Emancipazione e l’Associazione Excellence Sport di Bamako, con la presenza delle rappresentanze dei partner del progetto, delle autorità pubbliche locali e nazionali e i vari attori locali del mondo dei giovani, del lavoro e della formazione professionale.

Sene ni soro
Soggetti promotori
Tamat Ets (Perugia)
Fondazione ISMU Ets (Milano)
Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano),
Centro edile per la sicurezza e la formazione – Cesf (Perugia)
Le Tonus, (Bamako),
Segretariato nazionale Caritas Mali – Sncm (Bamako)
Consiglio generale dei maliani all’estero – Hcme (Bamako)

Il progetto “Sene ni soro” che in lingua bambara indica “generazione di reddito in agricoltura” è stato elaborato per offrire prospettive di lavoro alle giovani generazioni maliane sostenendo lo sviluppo socioeconomico locale grazie ad attività economiche sostenibili (OSS 8 Agenda 2030 delle NU). Il tutto in un contesto di lavoro dignitoso col giusto riconoscimento economico. Solo offrendo possibilità di lavoro stabile e dignitoso sarà possibile attenuare la spinta all’emigrazione.

Sono circa 4 milioni le persone di nazionalità maliana che vivono fuori dai confini nazionali: circa 250mila sono in Europa, il 50% in Francia (dati Ifad). Il resto si trova nei paesi arabofoni dell’Africa settentrionale L’Italia, secondo il censimento permanente della popolazione (1° gennaio 2024), è stata scelta da 24.233 di loro – i dati ufficiali – anche se l’Alto Consiglio dei Maliani in Italia ci racconta di circa 80 mila contando anche le persone senza permesso di soggiorno o residenza stabile.

SENE NI SORO – Agricoltura e agroalimentare a sostegno dellimprenditoria e dello sviluppo locale del Mali 1 1

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