I successi del Progetto ‘Bara Ni Yiriwa’ ed il ruolo della donna con Comunità d’Africa

Dopo tre anni di attività e ad un mese dalla fine dell’iniziativa, Tamat ha voluto organizzare un evento di disseminazione a cui hanno partecipato la rappresentate del sindaco di Médina-Coura Mme Djénébou ZERBO, la rappresentante del Ministero della donna e dei bambini Mme Aminata Haidara TRAORE, il partner locale Caritas Mali rappresentato da M.Antoine SAGARA e M. Ferdinand SISSOKO, M. Mamadou Lamine BANE dell’Haut Conseil des Maliens de l’Exterieur, Mahamoud Idrissa BOUNE dell’Haut Conseil des Maliens d’Italie, Hacen Mohammedi direttore esecutivo del FONGIM (Forum des ONG internationales au Mali) e la presidente dell’associazione FENAJFA Mme Ramata Diakité TRAORE. 

Sabato 11 novembre nello spazio Terrain ASO jeune de Medina – Coura di Bamako in Mali, Tamat, nel quadro del progetto “Bara Ni Yiriwa – Lavoro e Sviluppo in Mali”, (CIG: Z672C9935D – CUP: F76J20000110008) cofinanziato dal Ministero dell’Interno italiano DIPARTIMENTO DELLE LIBERTÀ CIVILI E DELL’IMMIGRAZIONE, nell’ambito dell’Avviso pubblico MININT_RELINT 2019, in partenariato con l’ONG Le Tonus, Caritas Mali, l’Haut Conseil des Maliens d’Italie), Fondazione ISMU e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha organizzato un evento di sensibilizzazione pubblica. 

Dopo tre anni di attività e ad un mese dalla fine dell’iniziativa, Tamat ha voluto organizzare un evento di disseminazione a cui hanno partecipato la rappresentate del sindaco di Médina-Coura Mme Djénébou ZERBO, la rappresentante del Ministero della donna e dei bambini Mme Aminata Haidara TRAORE, il partner locale Caritas Mali rappresentato da M.Antoine SAGARA e M. Ferdinand SISSOKO, M. Mamadou Lamine BANE dell’Haut Conseil des Maliens de l’Exterieur, Mahamoud Idrissa BOUNE dell’Haut Conseil des Maliens d’Italie, Hacen Mohammedi direttore esecutivo del FONGIM (Forum des ONG internationales au Mali) e la presidente dell’associazione FENAJFA Mme Ramata Diakité TRAORE. 

L’evento non ha avuto solo lo scopo di disseminare i risultati raggiunti dal progetto, ma anche quello di mostrare l’impegno di Tamat nello sviluppo del paese e sottolineare la presenza dell’organizzazione nel  Comune II di Bamako, dove si trova la sede di Tamat. 

Dopo i saluti delle autorità e degli invitati, Tamat e i partner hanno illustrato brevemente gli obiettivi del progetto e i risultati raggiunti nel Cercle di Kati, rispettivamente nei comuni di Kambila (Fanafiècoro et M’Piébougou) e Yélékebougou (Fansircoro et N’Golofala).  Infatti, ad oggi l’iniziativa ha: formato più di 400 beneficiari, di cui più del 50% rappresentato da donne, sulle tecniche agro-ecologiche e trasformazione alimentare; creato 4 perimetri agricoli dotati di pozzo profondo, chateau d’eau e bacini di stoccaggio;  formato e inserito nel mondo del lavoro 26 giovani fabbri e idraulici; formato e sostenuto 46 microimprenditori fornendo loro un fondo di dotazione e facilitando l’accesso al microcredito; organizzato forum di sensibilizzazione nelle scuole e nei villaggi; organizzato peer to peer tra stakeholder e partner di progetto.  

Tenendo conto che la tematica della migrazione è una questione importante in Mali e che tocca gran parte della popolazione, si è dato spazio anche ad un breve sketch teatrale sulle tematiche affrontate nei 3 anni di implementazione delle attività. Per poter sensibilizzare tutto il pubblico presente, si è deciso di usare sia il bambara (lingua locale parlata da tutta la popolazione) che il francese. Il successo è stato garantito dalla verve degli attori e dalla semplicità del linguaggio nel trasmettere un messaggio così importante quale quello della migrazione, da limitare offrendo alternative concrete di lavoro e guadagno. 

In occasione di questo incontro collettivo, si è voluto anche rimarcare il ruolo della donna, che rappresenta un target principale nei progetti di sviluppo di Tamat. Infatti, la Rappresentante paese Fabiola Bedini e la Direttrice della progettazione Patrizia Spada hanno presentato l’iniziativa Comunità d’Africa, un programma che coinvolge tutti i paesi africani, il cui scopo è quello di supportare le piccole imprenditrici nel campo dell’artigianato, favorendo loro l’accesso al mercato. Per mostrare un lato di questa iniziativa, che è legata direttamente alle tematiche di Bara Ni Yiriwa, si è attrezzato un piccolo mercato a cui hanno preso parte beneficiarie del progetto e le artigiane di Comunità d’Africa. In questo modo si è dato visibilità alle loro attività e creato un punto di incontro tra tutte le persone interessate e le altre associazioni attive nel settore.  

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