Coltiviamo l’Integrazione un modello di inclusione attraverso l’agricoltura sostenibile

Nell’ambito del progetto COLTIVIAMO L’INTEGRAZIONE, è stato affidato a, redatto e pubblicato dal partner ISMU, il rapporto “Linee guida per la trasferibilità di pratiche nell’ambito dell’agricoltura inclusiva e sostenibile.
Sottolineaimo il contributo qualificato di ISMU, che in Italia è leader nello sviluppo di ricerca e studio sul fenomeno dell’inserimento di persone migranti e loro prospettive di integrazione (documento)

Il rapporto ha elaborato e testato con le attività di progetto un modello di integrazione sociale di migranti attraverso l’agricoltura sociale.

Il modello è stato testato in varie parti di Italia (Lombardia, Umbria e Sicilia) nell’intento di dare una valenza nazionale

Le linee guida mostrano dati alla mano come l’agricoltura sia un settore con ampie potenzialità per favorire l’integrazione dei migranti analizzandone le molteplici variabile da considerare, così come le strategie da mettere in campo.

Gli spunti concreti per realizzare una pratica di integrazione in ambito agricolo sono stati comunque oggi recepiti dalla normativa con la legge di conversione del DL Aiuti,( DL17 maggio 2022, n. 50 coordinato con la legge di conversione 15 luglio 2022, n. 91 recante: «Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttivita’ delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche’ in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.». che ha finalmenTe inserito anche l’agricoltura sociale tra le misure finanziabili dedicate all’inserimento sociale e lavorativo dei rifugiati

Si supera una separazione preesistente e si allarga a Migranti e rifugiati una platea che già comprende lavoratori con disabilità, lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale.

Aumentano e migliorano i servizi che possono essere offerti con fondi pubblici per la migrazione.

La nostra soddisfazione come associazione impegnata da anni in queste politiche è quella di vedere riconosciuta e confermata la validità dei nostri approcci e analisi e ci stimola a continuare con tali attività e sviluppare un sempre più efficace intervento per realizzare la cooperazione a tutte le latitudini.

il Progetto è finanziato nell’ambito del fondo Asilo Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno (FAMI) coordinato da Tamat e in partenariato con Fondazione ISMU, i Tetti colorati ONLUS e Fondazione R.F. Kennedy

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